Una vecchia metodologia per arredo ufficio, la Sia Sigma, suggeriva di spogliare gli uffici di tutto il superfluo avrebbe garantito una maggiore concentrazione e produttività.
A dimostrare il fallimento di questa metodologia, arriva lo studio del dottor Craig Knight della Exeter University. Secondo la sua analisi, chi ha la possibilità di lavorare in spazi arricchiti arriva a essere più produttivo di quasi il 20%.
Andiamo a scoprire com’è giunto a queste conclusioni.
L’esperimento di Craig Knight
Dopo aver affidato la stessa mansione a due gruppi di persone, equamente all’altezza di portarla a termine, il ricercatore ha permesso di scegliere soltanto a uno di loro se arricchire o meno il proprio spazio di lavoro. C’è chi ha scelto delle piante, chi dei quadri e chi delle fotografie. C’è poi chi ha deciso di lasciarlo vuoto, così come l’aveva trovato. Il secondo gruppo, invece, ha dovuto per forza mantenere inalterato l’aspetto del luogo.
Il risultato ha dimostrato come le persone che hanno avuto l’opportunità di scegliere sono state più produttive del 32%, facendo capire che questo è il primo punto fondamentale: la scelta.
Come scegliere gli oggetti più giusti per il tuo ufficio
Ovviamente, soprattutto se si tratta di spazi condivisi, ci sono molti aspetti da tenere in considerazione. Prima di tutto, c’è la vision aziendale. Ogni opera d’arte, infatti, dovrà essere allineata con le linee guida, perché nell’insieme saranno un biglietto da visita importante.
Come già emerso dall’esperimento di Craig Knight, l’inclusione di dipendenti e collaboratori influirà positivamente nella loro operatività. Chiedere sempre, quindi, un feedback a chi lavora insieme a te.
In terza fase, può essere l’occasione per valorizzare artisti legati al tuo territorio, e quindi creare un legame con la città e dare l’opportunità di presentare le loro opere.
L’insieme di questi fattori influirà positivamente sia sull’ambiente interno che sul percepito dei tuoi clienti.
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